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Gli scavi dell’ingegnere

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Il primo scavo è quello che viene affidato all’ingegner Caterina Formica, per aprire il cantiere dell’argine di Spina, piccolo paese della Pianura Padana, il secondo scavo è quello che Caterina intraprende dentro la sua vita, dentro sé stessa.

“Buon giorno signora.
Ingegnere.
Signora mi sembra più gentile.
Non siamo qui per scambiarci gentilezze.
Ha ragione sa? E’ giusto tenere al proprio titolo.
Non è un titolo nobiliare. E’ il lavoro che faccio. Ingegnere.”

Non sembra iniziare per il verso giusto il rapporto fra l’ingegner Caterina e il geometra, l’assessore, gli operai, le vedove delle gli operai. Ma poi l’anonima umanità che la circonda si disvela poco a poco: Bernini, Musso, Luisa, Nando, Antonio…Un’umanità vulnerabile come lei. Le che prende le misure e calcola distanze e quando sbaglia deve ricominciare da capo, deve ri-costruire. Sforzo, pazienza, cura: la frustrazione si trasforma in soddisfazione quando finalmente l’argine viene collaudato.

Un argine che le serve edificare anche nella vita, per lasciar andare il passato, i segreti e un amore interrotto che sembra non finire mai, in una solitudine faticosa ma necessaria.
Per imparare a camminare sulle proprie gambe, per camminare sull’argine.

Veronica Galletta, Nina sull’argine, Minimum Fax, 16€

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