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In giro per la Milano che resiste e forse resisterà

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Vi capita mai di fare un giro a Milano con una piccola tracolla e la voglia di una guidina agile, piccola, portatile e soprattutto analogica. E’ più veloce di Maps e di Instagram (anche se questa è anche un account Instagram), più soddisfacente e ci fa sembrare “più intelligenti”. Vuoi mettere aprire un libro per strada invece che tenere il viso e le spalle ricurve sullo schermo?

E’ un atto di resistenza cognitiva che vi consigliamo come I posti sinceri di Milano. E’ un bene ed è quasi rassicurante che, accanto ai luoghi di scintillante contemporaneità della “città che sale”, che guarda avanti (d’altro canto il futurismo è nato qui), che trasuda eleganza e design, siano rimaste testimonianze della Milano antica, della rinascita e del boom. Sono trattorie, bar, bocciofile che tramandano anima e cuore, una certa idea del lavoro, una “multietnicità” ante litteram, una città dolente e non solo glamour, forse un po’ meno cinica.

Una piccola guida che ci libera dalla schiavitù del “phone”, dall’incapacità di orientarci senza la voce metallica che ci guida, dell’imposizione di itinerari predefiniti. Siete milanisti? Infilatevi nel Bar Principe dalle parti del Cimitero Maggiore. Interisti (vabbé..) scegliete Amala in quel di Imbonati. Scoprite i diversi bar “PIcchi” di Milano capaci di resistere anche nelle zone “sciccosissime” della città (tipo via Melzo), non perdete una visita da Lucio al Bar Contagio al Corvetto (salamini piccante e ricottina fresca), immergetevi nella storia di Milano alla Trattoria Aida di via Meda e al Bar Azzurra non chiedete un toast (perché usano il pane al posto del pan carré). E se volete conoscere il significato di ciclismo eroico, spostatevi a Bruzzano nella magnifica bocciofila dedicata prima a Serse e poi, dopo, anche a Fausto Coppi.

Orientiamoci e perdiamoci con questa guida tascabile e i suoi 41 luoghi sinceri. E la città sarà nostra: perché vogliamo le rose e i grattaceli ma anche il pane e (non per tutti…) l’insalata di nervetti come contorno.

Collettivo anonimo, I posti sinceri di Milano, Il Saggiatore, 15€

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