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La guerra che non c’era e ora c’è

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“Nel 2014, abbiamo trascorso un mese e mezzo nell’Ucraina devastata dalla guerra. Una guerra che non c’era, perché i media occidentali se ne sono quasi subito dimenticati. Una guerra che ora c’è, purtroppo, e che ha ricominciato a distruggere, ammazzare, bruciare, mutilare.. Concentrarsi sui pretesti (chi ha invaso chi, chi possedeva cosa) significa tapparsi gli occhi, facendo il gioco di chi sta fomentando questo conflitto.”

Andrea Sceresini e Lorenzo Giroffi erano 2 giovani giornalisti italiani, forse un po’ incoscienti. quando iniziarono a occuparsi della guerra fantasma del Donbass: un’odissea fra trincee, battaglie e posti di blocco, miliziani dal volto umano, ufficiali alcolizzati e cocainomani, volontari di mezza Europa ubriachi di ideologia, bombardamenti.

Il libro del 2015 deve essere aggiornato, fin dal titolo:La guerra che non c’è diventa La guerra che non c’era. Più devastante, più pericolosa, più visibile. Il fantasma si è palesato: carri. La Russia ha invaso l’Ucraina. La nostra percezione è cambiata perché ora vediamo e temiamo che possa coinvolgerci. E allora la guerra c’è. Un racconto aggiornato a oggi attraverso ritratti e storie delle persone che la fanno e che la subiscono.
Il pianeta dell’Antropocene, pervaso di sofisticate tecnologie e modelli di vita sempre più omologati affronta le controversie come se fosse nell’Olocene: i combattimenti, le distruzioni, i morti, i profughi. Nulla di nuovo sotto il cielo di Homo Sapiens (?)
Andrea Sceresini, Lorenzo Giroffi, Ucraina, la guerra che non c’era, Baldini+Castoldi, 18€

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