Skip to main content

Un Ceco nel grande Nord

|

E’ quasi un pellegrinaggio alla ricerca dello spirito della natura, dai paesaggi bucolici della Danimarca a quelli severi e melanconici del nord della Norvegia, quello che intraprende nel 1936 Karel Capek, il più visionario scrittore cecoslovacco. A lui si deve la parola ROBOT, a lui la descrizione di un’arma dall’immenso potere distruttivo “che l’umanità avrebbe sicuramente messo a tacere”(!)

Viaggio al Nord è un libro-guida, più interessante ed emozionante di molte pubblicazioni turistiche, capace di condurci in Danimarca, Svezia, Norvegia utilizzando treni e traghetti. La descrizione dei luoghi, dei paesaggi, delle betulle, dei licheni e delle muffe che coprono le rocce a picco sui fiordi norvegese e soprattutto della luce che illumina i popoli della mezzanotte si interrompe per qualche vivace ritratto delle poche persone incontrate, con un perfetto umorismo ceco che ricorda Bouhmil Hrabal.

Il lirismo che pervade il racconto del viaggio è inframmezzato dai disegni dello stesso Capek che descrivono Odense, il paese di Andersen in Danimarca, terra di burro e latte, quiete e tranquillità, oppure le rive del Malaren, il grande lago che lambisce Stoccolma e le sponde del Mar Baltico, il Lofoten (e non le Lofoten) e la piccola chiesa di Trodense, le casette norvegesi di Bardudal e Malselvdal, e poi fiordi a volontà, fratture taglienti e paurose per i quali le parole non bastano.

“Che importa conoscere l’ora e i minuti. Qui non c’è notte, e per la verità neppure giorno…E’ solo un mattino senza inizio che si va mutando in una sera senza fine…”

Paesaggio e luoghi idealizzati sotto cui si cela l’orrido della perfezione nordica come ci ricorda Cees Nooteboom nell’introduzione. Lo stesso orrido della fine degli anni ’30, fisicamente percepito dall’europeo continentale Capek.. “Non c’è diplomazia, non c’è alleanza di popoli così universale come la letteratura, ma la gente non le attribuisce il giusto peso, è così. E’ per questo che gli uomini possono ancora odiarsi ed essere estranei fra loro”

Karek Capek morì di edema polmonare nel 1938, poco prima che la Gestapo irrompesse nel suo appartamento.

Karel Capek, Viaggio al Nord, Iperborea, 18€

Se ritieni questo contenuto interessante condividilo sui tuoi canali social:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli

Argomenti

Iscriviti alla Newsletter