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Una gatta chiamata Learco

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“Che poi il mio gatto, era una gatta, anche se, poverina, aveva un nome da gatto, che poi era un nome d’uomo, si chiamava Learco.
Se fossi tornato indietro l’avrei chiamata Fufi…”

Si l’autore è lui, Paolo Nori, scrittore, traduttore, blogger, docente allo IULM di Milano e alla Scuola Karenin di Bologna, quello che ci tiene incollati con le sue dirette Instagram o le registrazioni su You Tube al racconto della letteratura russa e, con i suoi libri e una scrittura che si nutre di avanguardie russe e lingua emiliana ci porta ad amarla, a scoprirla o riscoprirla.

In questo libro è un gatto, il suo gatto, a sollecitare un racconto che mischia, come in altri suoi libri, riflessioni sulla vita, sulla sua vita, sulla Battaglia, dove fanno capolino le pagine di Oblomov da tradurre. E in più le illustrazioni di Andrea Antinori.

Antinori o anti-nori? Non sarà mica uno di quelli che causavano disastri quando e lui e la Battaglia piccola…..
Insomma, leggetelo.

Paolo Nori, A cosa servono i gatti, con illustrazioni di Andrea Antinori, Terre di Mezzo, 12€

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